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ORGANO
Nel III sec. a. C. l'egiziano Ctesibio di Alessandria inventò l'hydraulos, o organo idraulico, funzionante ad aria ma sulla base del principio idraulico dei vasi comunicanti.
Molte illustrazioni, parietali o su papiri, riproducono esecutori che suonano il loro strumento avendo di fronte cantori che atteggiano variamente le braccia, le mani, le dita.
L'organo fu introdotto in Europa da Bisanzio nel 757 d.C.. Dal IX sec. fu usato nelle chiese, divenendo a poco a poco lo strumento liturgico per eccellenza.
L'iconografia dei secc. XIII-XV raffigura due distinti tipi di organo:
- il Portativo (piccolo strumento che si tiene sulle ginocchia; si suona con la mano destra mentre la sinistra aziona il mantice; è provvisto di un numero limitato di canne), e
- il Positivo, (di maggiori proporzioni, benché ancora privo di pedaliera; usato in chiesa o in casa; si suona a due mani (il mantice non è azionato dall'esecutore stesso).
Organo positivo
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