Menu principale:
Musica antica > Medioevo/Rinascimento > Strumentario
IL BUTTAFUOCO (Altobasso)
Il flauto a una mano, in Italia, non era suonato sempre con il tamburo, ma era usato anche in combinazione con una specie di cetra percossa da una bacchetta, il buttafuoco o altobasso, con funzione di bordone ritmico.
Anche se possiamo certamente affermare che tale strumento fosse in uso già dal XIII sec., la prima testimonianza la incontriamo nella Cappella Carafa della chiesa di S. Maria sopra Minerva a Roma, uno degli angeli musicanti presente nell'affresco di Filippino Lippi (1488-1493) suona un flauto a tre buchi molto lungo con la sinistra, e percuote il buttafuoco a tre corde con la destra. Il buttafuoco ha il corpo a forma di viola ed è appeso con una cinghia al collo dell'angelo.
Altra testimonianza si trova a Matera, dove tra le statue del Presepe del Duomo, realizzato da Altobello Persio e Sannazzaro d'Alessano nel 1534, si trova un'angelo che suona un flauto insieme ad un buttafuoco rettangolare a quattro corde.
Questa combinazione è sopravvissuta ancora per un certo periodo in Veneto, mentre nella Provenza, ancora si usa suonare un flauto ad una mano insieme ad una cetra a sette corde con l'accordatura a una quinta perfetta (Do-Sol-Do-Sol-Do-Sol-Do), chiamata tambourin du Bèarn.
Notevoli le fonti che citano questo strumento a Napoli "vottafuoco e siscariello" e a Roma fino alla fine del 1.600.
Roma, S. Maria sopra Minerva, Cappella Carafa :
particolare dell'Assunzione di Maria Vergine. Affresco di Filippino Lippi.
(Roma,Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Roma, Gabinetto Fotografico: neg.167917)
Matera, Duomo : Presepe di Altobello Persio e Sannazzaro d'Alessano.
(Foto di Mazziotti Alessandro)
Cetra costruita da A.Mazziotti
Menu di sezione: